Formazione “Gratuita“
Italconsulenza, quale soggetto proponente e attuatore per un importante Fondo interprofessionale (Fonditalia), offre la possibilità alle aziende aderenti al Fondo di poter usufruire di formazione gratuita a favore dei propri dipendenti (a tempo determinato o indeterminato) e apprendisti, cassintegrati e lavoratori in mobilità grazie all’utilizzo della quota del 0,30% dei contributi comunque versati all’INPS, anche in caso di non adesione al Fondo.
Formazione a “Sportello“ su “qualsiasi tema”
Italconsulenza, potendo presentare progetti formativi a cadenza mensile, permette alle Aziende aderenti tempi realizzativi dei programmi formativi notevolmente ridotti e maggiormente rispondenti alle esigenze formative delle imprese, non più vincolate alle restrizioni dei bandi/avvisi caratteristici della gran parte dei Fondi interprofessionali. Viene altresì ammessa la formazione su qualsiasi tema compreso quelli costituenti “Obbligo di Legge”come ad es. Sicurezza, ECM, HACCP.
Ente Proponente ed Ente Attuatore
Per FondItalia, l’Ente Proponente è un soggetto che può essere delegato dalle imprese a gestire il loro Conto Aziende e la quota che FondItaliadestina alla formazione dei lavoratori delle imprese.
Per FondItalia, l’Ente Attuatore ha la gestione operativa e finanziaria delle attività formative svolte in favore dei dipendenti delle Imprese beneficiarie, effettuata tramite la presentazione di Progetti formativi e la richiesta di contributi a valere sui Conti Aziende attivi. L’Ente attuatore deve essere quindi collegato con un ente Proponente già titolare di un Piano approvato da FondItalia oppure essere direttamente un Proponente con proprie aziende aderenti al Fondo.
Italconsulenza, possiede il riconoscimento da parte di Fonditalia sia come soggetto promotore che come soggetto attuatore.
I fondi interprofessionali e il contributo 0.30%
Dal 1978 le imprese che hanno contratti di natura privata versano tramite l’INPS per i propri dipendenti a tempo determinato ed indeterminato e dirigenti inquadrati come dipendenti una Indennità di disoccupazione involontaria, totalmente a carico del datore di lavoro. Dal 2003 i datori di lavoro possono chiedere all’INPS di trasferire lo 0.30% di esso ad un Fondo Interprofessionale. Il trasferimento dello 0.30% ad un Fondo non comporta nessuna aggravio di costi per l’impresa .Le imprese che non aderiscono ad alcun Fondo continuano comunque a versare il contributo all’Inps. Le imprese che aderiscono ad un Fondo, invece, autorizzano l’Inps a versare lo 0,30% direttamente al Fondo, che lo utilizza per finanziare la loro formazione continua. Lo 0,30% viene obbligatoriamente versato dai datori di lavoro per:Lavoratori dipendenti del settore privato, Soci lavoratori delle cooperative con contratto di lavoro subordinato (Legge n. 142/2001), Dirigenti, Quadri, Impiegati, Operai, Operai agricoli (Circolare INPS n°34/2008), Lavoratori di imprese municipalizzate ed ex Aziende di Stato (2009)Dal 1 gennaio 2013 anche per nuove categorie di lavoratori per cui si versa l’ASPI (Circolare Inps n. 140/2012):Apprendisti, Soci lavoratori delle cooperative di cui al DPR n. 602/70, (in quanto l’art. 2, co. 38 della legge 92, nel modificare l’art. 1, comma 1, del citato Decreto, ha aggiunto l’ASPI alle forme di previdenza ed assistenza sociale applicabili ai soci); Soci di cooperative della piccola pesca marittima e delle acque interne di cui alla legge n. 250/58; Le categorie del personale artistico, teatrale e cinematografico, con rapporto di lavoro subordinato.